Viva la Concorrenza! (ottobre 2017)

Chi mi conosce sa bene che le mie affermazioni sono spesso ironiche, sarcastiche e commentano i fatti della vita in modo satirico. I pochi che, per mettermi a tacere hanno usato la lunga mano dell'Autorità Giudiziaria o peggio dell'intimidazione, evidentemente non conoscono che in democrazia è lecito esprimere critiche e fare satira per prendere in giro chi ci pare. Naturalmente, come ho già avuto modo di scrivere l'eccessivo benessere di alcuni giovani, “figli di” ed i panzoni dediti a pranzi e cene, non amano la satira e ricorrono alla Giustizia per cercare di impedire l'espressione delle opinioni altrui. In Italia poi una sempre più arrogante classe di Magistrati, favoriti dal fatto che con l'eliminazione di fatto dell'immunità dei parlamentari risulta impossibile per i politici fare una riforma della Giustizia senza finire sotto processo per i reati più improbabili salvo poi essere assolti 10 anni dopo, limita di fatto il diritto di libera opinione peraltro sancito dalla Costituzione. Si possono citare centinaia di casi alcuni più noti altri meno ma tutti politici bloccati dopo essere stati liberamente e democraticamente eletti, cosa che non avviene per i Magistrati. Nel frattempo la gente che non ha avuto la fortuna di andare a scuola cresce di numero e ritiene che ogni nostro problema sia causato dai migranti che arrivano coi barconi. Come quel politico populista che in effetti non ha ricevuto il visto per la Nigeria, perché è persona non gradita in quel Paese (e in molti altri), e quindi non ha potuto andare a vedere, poveretto, come vivono davvero in Nigeria per poi forse scoprire che laggiù sono più puliti e colti di tanti italiani, che lui vorrebbe difendere dallo straniero. Allora il nostro Governo invece che approvare la legge che con la quale attribuisce la cittadinanza italiana ai figli di stranieri nati in Italia, ha pensato bene di approvare l'ennesimo provvedimento di “liberalizzazione” con oltre 800 articoli. A parte le tante novità introdotte in vari settori fra i quali diverte segnalare la fine del limite di 4 farmacie per singolo farmacista (quindi favorire farmacisti “latifondisti” invece che giovani nuovi farmacisti), il fatto che gli avvocati debbano fornire un preventivo scritto (direte finalmente ma state sicuri questa norma verrà interpretata a favore degli Avvocati anche questa volta), l'aumento del numero dei Notai (e quindi l'aumento dei sinistri relativi a questa Categoria già in difficoltà), è stata introdotta una strana norma (scritta ovvio da Senatori che si occupano di tram e ferrovie e non di assicurazioni) che recita: “fatta salva la libertà contrattuale delle parti, le condizioni generali delle polizze assicurative prevedono l’offerta di un periodo di ultrattività della copertura per le richieste di risarcimento presentate per la prima volta entro i dieci anni successivi e riferite a fatti generatori della responsabilità verificatisi nel periodo di operatività della copertura;”. In altre parole l'odio viscerale dei nostri politici e Magistrati verso la polizza “claims made” si estrinseca in un obbligo di avere una bella postuma decennale. La follia è che nell'ambito di queste “semplificazioni” noi chiediamo da sempre di ridurre da 10 a 5 gli anni per la decadenza dell'azione di responsabilità verso il Professionista ma il Governo, forse senza neppure aver capito di cosa stiamo parlando, invece che fissare una decadenza a 5 anni per la responsabilità professionale, ha introdotto l'obbligo assicurativo per i 10 anni successivi alla prestazione marcando questa cosa come una semplificazione. Dal nostro punto di vista i nostri testi di polizza già prevedono questa opzione e quindi non sarà necessaria alcuna modifica, ma dal punto di vista di rispetto dei Professionisti (non noi che non lo siamo essendo considerati commercianti ma i nostri Clienti) viene da chiedersi se al Governo pensino davvero che attribuire ai Professionisti sempre maggiori oneri che poi il Magistrato di turno, anzi per rispetto alle donne diciamo la Magistrata anche se il correttore automatico segnala un errore, liquida con la bella frase “tanto c'è l'assicurazione” ora pure obbligatoria, fa temere che la legge sulla concorrenza in realtà voglia creare flussi migratori di Professionisti Italiani verso Paesi più liberali e rispettosi dei cittadini. Per fortuna di fronte al Governo di turno che poco si cura dei cittadini le Autorità di Vigilanza come l'IVASS si dimostrano più attenti e responsabili ed invitano tutti i Colleghi a segnalare immediatamente qualsiasi situazione sospetta che riguardi la falsificazione di polizze o comunque attività abusiva di chiunque offra prodotti o effettui servizi nel settore assicurativo. Sebbene la Magistratura non abbia nomea di fare poi molto nei confronti dei truffatori che popolano molti Paesi europei, di sicuro quando la segnalazione in Procura arriva dall'IVASS avrà una maggiore autorevolezza, come è giusto che sia. Inoltre il sindacato Assointermediari ci segnala che IVASS sta raccogliendo dati importanti sul fenomeno dei Rischi Informatici (cyber) e quindi tutti siete invitati a compilare, entro il 10.10.2017, il questionario raggiungibile tramite questo link.

Anche noi stiamo inserendo in tutti i contratti nuove garanzie per la copertura dei rischi informatici in considerazione del crescente impatto del fenomeno. Va detto tuttavia che così come la raccomandazione di lavarsi le mani (poco seguita ultimamente dagli Italiani) riduce notevolmente i rischi di infezioni e virus, anche nell'informatica un minimo di competenza e responsabilità da parte degli utenti ridurrebbe notevolmente l'impatto di questo fenomeno. 

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