Ebbene si con il nuovo regolamento IVASS del 3 maggio 2016 su richiesta dell'Unione Europea anche in Italia sono stati istituiti i reclami nei confronti degli Intermediari Assicurativi. Avendo partecipato ai lavori posso solo dire che IVASS ha fatto del suo meglio per rendere la vita degli Intermediari assicurativi la più semplice possibile pur essendo pressato l'Istituto dal dover adempiere alle richieste dell'Unione Europea. Passata anche la supplica di concedere un certo lasso di tempo per adempiere al nuovo regolamento che infatti concede 6 mesi agli Intermediari per adeguarsi (quindi entro il giorno 3 novembre 2016 ). In pratica si tratta di tenere un registro dei reclami e di rendicontarli all'IVASS nulla di impossibile. Durante la discussione ANIA ha insistito perché fossero ancora le Imprese di Assicurazioni a gestire i reclami anche nei confronti degli Intermediari, ed IVASS ha accontentato ma solo per gli Agenti. Per i Broker purtroppo, forse anche a causa delle richieste in tal senso di AIBA, la gestione dei reclami resta al Broker con la facoltà pero' di cedere la gestione all'esterno ad una associazione per esempio. Oltre alla tenuta del registro e gli adempimenti aggiuntivi la questione reclami agli intermediari in Italia presenta un grave rischio. Infatti siamo purtroppo un Paese dove i cittadini non amano rispettare le norme ma non esitano a presentare reclami spesso senza ragione. Il fatto è degno di nota perché ovviamente il reclamo, fondato o meno che sia, costerà dei soldi per la gestione e potrà portare anche a sanzioni in capo all'intermediario. Non è chiaro al momento se ANIA visto che si è offerta (dico io giustamente ma era pronta a farlo anche per i Broker se la maggioranza lo avesse richiesto) di gestire i reclami degli Agenti, pagherà provvigioni più alte ai Broker che invece dovranno gestirseli da soli. Infatti il reclamo di solito riguarda sempre un contratto di assicurazione e quindi non ci sarà caso, salvo le questioni di natura penale, dove in realtà il reclamo riguarderà l'intermediario ma sempre e comunque anche l'Impresa di Assicurazioni. Inoltre alto è il rischio che un assicurato, al quale sia stato respinto un sinistro magari per aver dichiarato il falso, faccia un reclamo all'intermediario pur essendo il solo responsabile dei fatti. Ho visto in questi anni che tanti colleghi si sostituiscono in toto all'assicurato senza una procura o una limitazione di responsabilità e questo servizio oltretutto è offerto anche gratuitamente. Ora, con la questione dei reclami, occorrerà valutare attentamente questi comportamenti in quanto le sanzioni ed i rischi impongono una netta distinzione fra il ruolo dell'assicurato e quello dell'intermediario. Tuttavia emerge ancora di più, anche da questo regolamento, il fatto che in Italia, giustamente, il ruolo del Broker assicurativo è distinto nettamente da quello dell'Agente. Il Broker come rappresentante dell'assicurato con un ruolo che deve essere indipendente dagli Assicuratori e l'Agente come rappresentante degli Assicuratori con ruolo subordinato agli stessi. Il fatto che l'Impresa gestirà i reclami dei propri Agenti significa che gli stessi hanno una minore responsabilità professionale in quanto agiscono su direttive precise degli Assicuratori e comunque bisognerà cercare di sostenere che anche per gli Agenti vale il limite di responsabilità dei dipendenti. (cosa che per ora non è affatto applicato). Per i Broker resta invece un maggiore rischio intrinseco perché se anche la Legge impone loro di essere indipendenti, non sono poche le Imprese che impongono anche ai Broker delle regole di produzione o forniscono addirittura provvigioni basate sulla produzione o sugli utili del contratto o peggio limitazioni alla propria libertà di azione. Naturalmente cercando di regolamentare un Mercato confuso dove gli Agenti fanno i Broker i Broker gli Agenti e le Imprese vendono anche direttamente (cosa che dovrebbe essere regolamentata a vantaggio della chiarezza per l'Assicurato che altrimenti non può capire le differenze di prezzo dei vari contratti) il risultato non è affatto chiaro. Per il momento però nessuna regola, tutti possono fare tutto e solo i Broker si devono gestire i reclami. Si tratta di una soluzione profondamente ingiusta perché sebbene il Broker possa sempre cambiare posizione e diventare Agente, in linea di massima un Broker che operi in modo puro e seguendo un'etica forte, offre maggiori garanzie agli Assicurati. Per contro in uno Stato dove la Giustizia spesso è lenta o miope, il Broker rischia molto di più nel caso si trovi di fronte ad un assicurato disonesto (presenti purtroppo anche in Italia) che userà lo strumento del reclamo per mettere in difficoltà il Broker che non si è prestato alle sue richieste illecite o anche solo esagerate. Inoltre resta il solito problema legato ai reclami nei confronti delle imprese di assicuarzione: se è un Broker o un Agente che deve presentare un reclamo nei confronti di un disservizio dell'mpresa di Assicurazioni, ha sempre il rischio di vedersi esposto alle ritorsioni dell'Impresa e quindi spesso il diritto al reclamo viene minato dalla prepotenza dell'Impresa sia data dall'arroganza di alcuni Assicuratori che semplicemente dalle dimensioni della stessa. Questo è un problema che emergerà perché ora l'intermediario che non dovesse proporre reclamo contro l'Impresa con cui collabora, rischia di vedersi sanzionare in seguito al reclamo presentato dall'Assicurato. L'intermediario rischia di trovarsi a subire indebite pressioni derivanti dal fatto che presentando reclamo contro l'Impresa questa possa decidere di recedere dalla lettera di libera collaborazione e questo alla faccia dell'indipendenza che il Broker dovrebbe avere. Con un così ridotto numero di Imprese ai Broker resterà davvero poco per essere allegri perché dovrà convivere con l'arroganza e prepotenza di grosse Imprese che sono ovviamente gestire in modo non democratico essendo società di capitali. Staremo a vedere come la materia evolverà e siamo sicuri che IVASS vorrà continuare nella gestione dei reclami in modo fermo e deciso ma tenendo conto delle criticità del lavoro e rispettando quindi, come ha fatto finora con il regolamento, le piccole e medie imprese di brokeraggio. Una sola nota stonata nel regolamento IVASS, certamente opera di AIBA: è apparsa per errore di stampa la definizione di grandi broker. Ora da sempre ho cercato di spiegare, inutilmente sembra, che un conto sono i grossi broker ed un conto i grandi. Sono due cose differenti che persino Napoleone Bonaparte aveva ben spiegato al Mondo. Comunque in attesa della rettifica di IVASS (auspicabile) alla voce grandi broker si intende grossi broker altrimenti chi ha un marito in sovrappeso potrà dire di avere un grande marito mentre chi l'avesse in forma no! Per quanto ci riguarda nella nostra nuova polizza per Intermediari Assicurativi introdurremo delle novità legate al nuovo regolamento che andranno ad arricchire il già eccellente prodotto, unico in Italia in loss occurrence e con prezzo non legato al fatturato. Ma di questo ne parleremo prossimamente dopo le vacanze. Buone vacanze a tutti.