Dalla Democrazia alla Idiocrazia (ottobre 2015)

Cambiamento tragico dei tempi: dopo tanto lottare dei nostri avi per la libertà e democrazia abbiamo ceduto molto potere ad idioti che ci hanno trascinato nel loro terreno e ci hanno battuto con l'esperienza.

Oramai la vita quotidiana ci dimostra il tragico stato delle cose. Partiamo dal bel trattato di Schengen, stipulato senza alcun preventivo consenso popolare, ci era stato venduto come il trattato che consentiva ai cittadini italiani di andare senza passaporto in paesi stranieri. Invece è un trattato contro gli stranieri che di fatto rende difficile, se non impossibile l'immigrazione regolare per i cittadini che, fortunati loro, non hanno avuto la disgrazia di nascere in un Stato dell'Unione Europea. Infatti, quanti di voi sanno che se un cittadino straniero desidera venire in Italia anche solo a vedere l'Expo - e non è della casta dei paesi privilegiati - deve presentare una domanda a una nostra Ambasciata con una supplica per un visto? (sono quei simpatici signori che si sentono superiori ai cittadini e che a fasi alterne sono accusati dai giornalisti di aver pagato riscatti o agito in modo non corretto ma che, siate sicuri, non risponderanno mai a nessuno della loro attività e tutti ce li immaginiamo, non a torto, a spendere le loro serate a mangiare cioccolatini piemontesi in fastosi quanto inutili ricevimenti). A questa domanda per il visto deve essere allegata una polizza di assicurazione rimborso spese mediche e assistenza. Inoltre, l'interpretazione della norma che prevede che lo straniero che viene in Italia debba avere i mezzi economici per il proprio mantenimento durante il soggiorno, è stata stabilita, dai sommi esperti che interpretano la legge, con una fidejussione bancaria. Cioè se devo garantire il mio sostentamento devo avere fidejussione bancaria che in Italia viene rilasciata dalle Banche (in prima fila nell'idiocrazia) bloccando l'intera somma da garantire. Quindi il povero straniero deve avere una somma bloccata e poi avere altri soldi per mantenersi nei bellissimi hotel Italiani e sfamarsi negli ottimi ristoranti italiani che notoriamente fanno a gara per pagare le tasse e rilasciare le ricevute, specie agli stranieri. In pratica quindi un delinquente che da qualsiasi parte dell'Unione Europea (Sud Italia incluso) decida di spostarsi a Milano lo può fare senza alcun problema, anzi è benvenuto, mentre un chirurgo Africano per venire in Italia deve essere sottoposto alla anzidetta procedura perché ovviamente noi abbiamo paura degli Africani mentre siamo lieti di contaminare la nostra cultura con culture odiose e contrarie alla legge. I politici idioti poi si scagliano contro gli immigrati che arrivano come clandestini senza capire che i clandestini sono prodotti dal trattato di Schengen e dai soliti tedeschi che i nostri nonni hanno tanto combattuto per darci la libertà.

Poi c'è la bellissima organizzazione dell'Unione Europea dove i fatti di cronaca, opportunamente insabbiati dai media Italiani che pontificano sulla libertà di stampa ma poi vivono di contributi statali e quindi non possono esercitare la tanto decantata libertà che quindi non esiste, evidenziano come funzioni male.

Pensate solo alla splendida idea dell'Unione Europea di aver deciso di portare via il gas Ucraino alla Russia fingendo di essere innamorati del popolo Ucraino (beh si certo le loro ragazze sono molto meglio delle quote rosa Italiane, ma potevano venire in Europa anche senza dovergli portare via i loro giacimenti di gas) . Ora che il gas è stato scoperto in Egitto (ENI) l'interesse europeo per Ucraina è finito ma resta il fatto che per la negligenza di un qualche funzionario strapagato, i voli nel 2014 durante la guerra in Ucraina, passavano sopra tale Paese, evidentemente non interessando un tubo l'incolumità dei cittadini europei ma solo il business. Così il volo Malaysia Airlines MH17 è stato abbattuto da un missile durante il sorvolo dello spazio aereo Ucraino e ben 298 persone sono state uccise.

E sempre grazie al buon governo dell'Unione Europea ora tutti i siti web hanno, per obbligo di legge, una finestra di avviso sui cookies. Senza senso almeno quanto la prassi, in uso in alcuni ambienti, di avere un risponditore alle email il quale ti dice che il tizio o la tizia a cui hai mandato un 'email è in vacanza fino ad una certa data. Forse questi tizi o tizie non hanno uno smartphone oppure vanno in vacanza in paradisi tropicali dove neppure whatspapp li raggiunge, tuttavia resta sicuro che farebbero prima, invece che mandare queste inutili risposte, a girare la mia email ad altri non in vacanza, che possano occuparsi del problema.

La condanna di tante persone come me, sta nel fatto di non poter accettare l'idiozia e sebbene io mi consideri uno dei più grossi idioti che conosca, non posso fare a meno di notare come l'idiozia collettiva ed il fatto che questa si espanda come una maledizione sempre di più senza che nessuno si scandalizzi, mi rende davvero nervoso.

In una radio nazionale dove tutti i giorni sbagliano i congiuntivi nessuno si scandalizza ma quando una bella mattina un ascoltatore si è lasciato andare ad una bestemmia, allora via a mille interventi per scusarsi o per dissociarsi. Magari sarebbe meno idiota spiegare che la bestemmia non è reato ed è uno spregevole intercalare di taluni ignoranti, ma certo è ben più grave uccidere la lingua Italiana pronunciando frasi sgrammaticate ed ancor più grave che nessuno le corregga.

D'altra parte il candidato sindaco nelle campagne brianzole urlava contro gli stranieri e poi ha aggiunto: se sarei eletto farò riparare tutti i buchi nelle strade. Il pubblico ha eccepito: fossi! E lui contento ha detto: certo anche i fossi farò riparare.

E questi sono i signori cui è garantito un vitalizio come i diversamente giovani che, oramai in pensione, si scatenano nella loro vendetta in giro in bicicletta peggio se da corsa in mezzo alle auto senza rispettare minimamente i segnali stradali e mettendo a rischio la patente dei cittadini che li incrociano e li vorrebbero tirare sotto, secondo la giusta legge della selezione naturale, ma non possono per evidente divieto. Così gli idioti in bici possono fare quello che vogliono (senza luci, senza casco, senza rispettare io semafori e soprattutto mai in una della tante piste ciclabili che, a suon di milioni, i sindaci dell'idiocrazia hanno costruito a spese nostre).

Gli stessi sindaci che realizzano le rotonde stradali e poi ricavano magari anche dei passaggi pedonali su ogni uscita della rotonda! A Monza addirittura con tanto di semaforo ad ogni uscita della rotonda creando pericolo ed il tanto temuto ingorgo a croce uncinata. Ma tanto le code affliggono solo i cittadini automobilisti ed i sindaci se ne fregano di loro tanto non è possibile protestare. Sarebbe giusto tuttavia che così come si fa causa agli amministratori privati negligenti si potesse fare causa agli amministratori pubblici idioti. Se questi signori dovessero pagare i danni per quello che hanno fatto di sbagliato, ci sarebbero molte meno rotonde e ciclisti in giro a rompere le balle a chi lavora.

Inoltre il nostro democraticamente eletto Primo Ministro (a no scusate è una frase di stile ma questo non è stato eletto e tanto meno democraticamente) per il pasticcio dei visti di conformità inventato in uno dei tanti “democratici” consigli dei ministri di fine novembre 2014, ha stravolto inutilmente ed in modo totalmente assurdo l'attività dei Commercialisti Italiani e di conseguenza di noi poveri intermediari assicurativi che hanno dovuto fare i conti con le nuove assurde normative e con le ancora più assurde interpretazioni (beh le interpretazioni delle quote rosa dell'Agenzia delle Uscite che si fa erroneamente chiamare Agenzia delle Entrate sono state davvero degne di autore comico) con tanto di boccone amaro digerito dall'IVASS che ha dovuto fornire un parere su una cosa che non stava né in cielo né in terra ma che era stata parte del dictat del Governo e quindi andava in qualche modo ratificata.

Se si potesse chiedere i danni a questi signori e se poi quando condannati pagassero (cosa mai vista in Europa) noi intermediari assicurativi potremmo tutti andare in giro in bicicletta a rompere le scatole al prossimo non avendo più bisogno di lavorare.

Ringrazio poi, con questo mezzo, tutti gli idioti che in questi mesi mi hanno chiesto favori o cercato di tirare fregature ed hanno persino reagito male quando ho fatto loro sapere che oramai non tollero più essere fregato.

Ringrazio anche chi ci ha ordinato una polizza da quasi 20 euro di provvigioni e poi ha passato tutte le ore della settimana a sollecitare al telefono la consegna del contratto che non poteva essere emesso perché i Lloyd's di Milano avevano il sistema di firma dei contratti fermo ed erano tutti impegnati a stabilire i turni delle ferie. Non temete, sono ancora tutti saldamente incollati alle loro sedie: per loro il questionario di adeguatezza non si deve fare.

Ma si dai tanto il problema di lavorare bene e studiare i contenuti dei contratti e gestire i sinistri è oramai l'ultimo dei nostri problemi, gli uffici delle Imprese di Assicurazioni sono pieni di personale che si preoccupa più che altro dei turni delle ferie e di noi intermediari cioè clienti loro che li mantengono con i loro stipendi bassi ma sicuri non gliene frega assolutamente nulla. Se poi sono quote rosa sono pure peggio e sono pure arroganti.

Le quote rosa in Italia sono quelle che tanto bene fanno al Paese, che hanno costretto tutte le società a raddoppiare il numero di consiglieri di amministrazione per avere il 50% di quote rosa e mantenere il 100% dei maschi che decideva prima della riforma. E per fortuna: che se le quote rosa dovessero decidere davvero il Mondo sarebbe in mano a soggetti simili ad alcune Avvocate che vedete nei Tribunali Italiani: vestite come se dovessero andare ad un provino di qualche trasmissione sexy di una tv privata degli anni settanta ed arroganti come un dittatore.

Naturalmente non si può generalizzare ed io sono stato anche in passato difensore delle donne ma non delle quote rosa, ma visto che il mio avvocato mi impedisce di fare nomi in questa sede (in Italia non esiste la libertà di opinione) altro non resta che fare riferimenti generalizzati dai quali chiunque si sentisse offesa potrà considerarsi esplicitamente esclusa dalla lista.

Adesso, prima di fine mese, altro adempimento IVASS: comunicare la Posta Elettronica Certificata con la procedura descritta nell'allegata circolare di Assointermediari che siamo stati autorizzati a divulgare (si veda pagina 4 a seguire).

Purtroppo IVASS non ha inteso recepire la supplica di limitare il numero delle caselle PEC e quindi ciascun intermediario iscritto in A, B o D (quindi le lettere E non devono averla) deve avere una sua personale casella PEC.

Inoltre dopo la tregua concessa da IVASS per la quale non possiamo che ringraziare, ritorna di attualità l'imposizione Europea di introdurre una procedura di reclamo anche nei confronti degli Intermediari. Oggi come è noto in Italia il reclamo è sempre nei confronti degli Assicuratori anche se riguarda mancanze degli Intermediari. La riforma, in fase di pubblica consultazione, se passerà come proposto, o meglio come imposto dall'Unione Europea (non si può avere risentimento verso IVASS che ha fatto del suo meglio per agevolare gli Intermediari, ma deve come tutti rendere conto a qualcuno sopra di loro) renderà possibile il reclamo anche nei confronti dell'Intermediario e già immagino come siano tutti belli pronti i nostri amati consumatori a dare addosso a chi lavora.

Speriamo Assointermediari riesca a migliorare la riforma e mi fanno sapere che chi volesse associarci o dare un contributo di idee (i contributi di denaro dateli alle altre associazioni) potrà farlo senza tante formalità ( www.assointermediari.it )

Fra l'altro di recente la sede dell'Associazione è stata spostata da Roma a Milano per essere più vicina alla piazza degli affari dove si intermediano la maggioranza dei contatti di assicurazione in Italia.

Anche quest'anno non parteciperemo alla riunione annuale ILLCA in quanto siamo totalmente in disaccordo sia con le politiche portate avanti dall'ILLCA, che sviliscono il ruolo del Mercato Lloyd's costretto ad un ruolo marginale e di secondo piano con contenuti tecnici modesti rispetto alle enormi potenzialità degli Assicuratori e sia con la stessa Rappresentanza Lloyd's per l'Italia che dovrebbe occuparsi seriamente degli aspetti operativi locali Lloyd's invece che solo di eventi mondani e conviviali. Nelle ore in cui scriviamo il sistema di emissione Lloyd's, imposto dalla Rappresentanza ai Coverholder con sede in Italia, non funziona dalla scorsa settimana ed i disservizi quest'anno si sono ripetuti fino a costringerci a valutare di emettere i contratti in Inghilterra. Senza con questo voler diffamare in alcun modo tale organizzazione, che tuttavia fa grande uso di risponditori email (che sia un segno del destino?), sono tuttavia a chiedere che il Rappresentante Generale per l'Italia dei Lloyd's, stanti i continui disservizi ai Coverholder, valuti seriamente di rassegnare le proprie dimissioni lasciando magari il posto a qualcuno se non più bravo almeno più fortunato. 

Alessandro Nosenzo

 

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